L'anno del "vivere con grazia" tappa n. 7 Avere "una posizione" mentale e "una postura" fisica: un'associazione con la quale lavorare per diventare più sani di mente e ... di fisico (tempo di lettura 8 minuti) Bonus :
"Gli 8 tipi principali di avvelenamento alimentare (in estate specialmente...)
e i 6 consigli per limitarli"
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"Posturing": in inglese esiste addirittura un verbo per rappresentare il fatto che quando abbiamo una posizione fissa su qualche cosa, essa finisce per diventare anche una postura definita nella schiena e nel corpo. Ogni schema di pensiero, ogni storia che associamo con chi noi siamo, ogni sistema di credenza, ha una sua postura associata nel sistema nervoso e nella colonna, che noi assumiamo quando la mente forma questi pensieri.
Stiamo parlando dell'intelligenza mentale, quella che chiamiamo mentale "basso", non nel senso che è di basso livello, ma nel senso che corrisponde al sistema operativo più semplice della mente. È la parte della mente che risponde alle domande: cosa e quando. La parte della mente che congela degli avvenimenti nel tempo, per crearne delle regole e delle storie che ci proteggano in futuro. La capacità, che si crea, di prevedere future situazioni utilizzando l'esperienza del passato.
Già, ma cosa succede quando questo passato è di natura traumatica? quando contiene informazioni distorte, di ricordi che al tempo in cui si sono messi insieme nella mente, non hanno seguito un iter sano e integrato? Che cosa succede alle memorie cariche di emozioni e di ricordi negativi che ancora non abbiamo guarito?
Questi eventi generano filtri attraverso i quali vediamo il mondo e soprattutto, nel momento in cui si sono instaurati hanno creato delle posture fisiche nel sistema nervoso e nella colonna vertebrale, che hanno fatto diventare permanenti tali schemi di pensiero.
Potrà quindi accadere che se abbiamo vissuto un evento nel quale qualcuno di cui ci fidavamo ci ha "traditi" nella nostra fiducia, potremmo aver generalizzato e il mondo è diventato un posto di cui non fidarsi più così tanto...
Quante volte abbiamo sentito i filtri che la gente usa tipo:
* "il mondo è crudele" oppure è "una giungla"
oppure"una guerra", ...
* bisogna sempre guardarsi alle spalle
* non si puoi mai abbassare a guardia...
Questi sistemi di credenza filtrano le nostre esperienze, creando una reazione di difesa, di combattimento e di stress di cui la nostra fisiologia e il nostro corpo subisce le conseguenze.
La famosa postura di difesa di cui parlo nelle mie conferenze
(Metodo Hort™) non è altro che la conseguenza di quest'associazione tra schemi di pensiero non guarito di eventi negativi e una postura della colonna tesa, piegata in avanti, con la muscolatura pronta al combattimento e le ghiandole surrenali eccitate e pronte a sferrare il primo colpo.
Qual è la buona notizia? La buona novella è che se guariamo dall'interno della colonna o in altri organi dove tali memorie si sono depositate, se trasformiamo questi schemi di postura, creati dal sistema simpatico, di combattimento e di difesa nella schiena, abbiamo la possibilità di sospendere per degli attimi vitali anche gli schemi di pensiero a essi associati e quindi rivedere e riscrivere la vecchia storia che li ha generati. Infatti, anche se la nostra reazione è stata opportuna, nel momento in cui l'episodio traumatico è accaduto, ora, invece, la medesima reazione potrebbe essere totalmente inadeguata.
Osservate la postura in avanti della gente, la durezza e la tensione della colonna toracica con l'avanzamento del collo: esso è causato, anche e soprattutto, da un sistema di difesa incapace di disattivarsi dopo gli eventi che l'hanno svegliato. La catena del sistema simpatico, responsabile di tali reazioni, esce dalla colonna nella zona toracica e quando si tende, crea tensioni e disfunzioni proprio in questa zona da dove, partono i nervi che vanno al cuore, polmoni, stomaco, surrenali ... Quindi il cuore può diventare "nervoso", lo stomaco teso e "acidoso", i polmoni deboli e le surrenali producono troppa adrenalina, fino a che non ci sfiniamo e andiamo in esaurimento... Una storia che, anche se magari non vi appartiene, avete sicuramente potuto osservare nelle persone che vi circondano a casa o al lavoro.
È essenziale allora "abbassare il minimo" del sistema nervoso simpatico se questo è troppo teso. Sapete se questo è il vostro caso? Osservatevi nelle vostre reazioni: siete troppo arrabbiati, con i nervi a fior di pelle, esauriti dal troppo essere tesi? Siete frustrati, con storie e filtri dai quali non riuscite a discostarvi? Ribadite sempre gli stessi concetti e, addirittura, combattete per difenderli, nella convinzione di aver sempre ragione? Quanto siete flessibili a fare cose nuove o ad ascoltare nuovi punti di vista? Quanto siete disposti ad usare, qualche volta, anche un altro punto di vista? E ad accettare la diversità come il frutto di un'esperienza diversa?
Osservatevi allo specchio, tenete una postura diritta o piegata in avanti? Fatevi fare una foto dal fianco e guardate se avete la gobba o se le vostre orecchie sono in avanti rispetto alle spalle. Quando vi fate toccare la colona dorsale,
essa è tesa o flessibile? Avete il collo troppo in iper lordosi? Non vi criticano o scherzano, ogni tanto, dicendovi che siete poco flessibili o che siete dei testardi o dei polemici?
Avere un mentale basso forte vuol dire essere flessibili nell'accettare le storie degli altri, capire quali sono le migliori per noi, in ogni situazione, ed essere in grado di cambiare per trarre il meglio. Vuol dire avere una posizione senza che diventi così "egoistica o egoica" da farci venire l'ulcera o farci litigare se qualcuno non è d'accordo... Significa anche saper mettere in sequenza i pensieri e organizzare sistemi, senza perdersi in dettagli poco importanti, saper vedere le cose come sono e non modificate dai troppi filtri e vecchie esperienze non risolte. Esistono diversi modi in cui l'ego ci lega alle sue disfunzioni, creandoci sub personalità alle quali ci associamo così fortemente che finiamo per credere di essere ciò che i nostri schemi di pensiero ci fanno credere di essere. Il 95% delle persone ha talmente associato la propria immagine a ciò che pensa, che, se qualcuno considera sbagliate le loro idee, significa che considera "sbagliati" chi sono... Le reazioni, di conseguenza, possono diventare di vita o di morte, perché se ritieni le mie idee non giuste, vuol dire che io non sono giusto o se ritieni che quello che penso non dovrebbe esistere, allora non dovrei esistere neppure io... Se siete attenti a queste dinamiche vi renderete conto che tante situazioni delicate e tese vengono a crearsi proprio per diverse "posturing" che sono in conflitto tra loro.Eppure questa situazione è "risolvibilissima" se lavorate su voi stessi, sulla schiena e sul sistema nervoso con metodi specificatamente disegnati per dare, migliori o nuove, flessibilità. Il Metodo Network ha dimostrato di esser in grado di dare queste strategie a chi che lo pratica. Spesso invece una volta passati i primi dolori o una volta che la schiena va un po' meglio, la persona non continua questo lavoro di crescita personale, nonostante vi siano ancora le altre intelligenze energetiche su cui lavorare. Chi va a fondo e trasforma i propri schemi, raccoglie soddisfazioni profonde e gratificanti. Come gli atleti che vedrete alle olimpiadi tra qualche giorno... Sono coloro che si sono allenati quando gli altri hanno mollato, perché stanchi; sono coloro che hanno tenuto duro alzandosi presto quando gli altri hanno deciso di stare a letto; sono coloro che si sono rialzati ogni volta che sono caduti, invece di restare per terra a compiangersi... Certo non sempre va bene, non sempre si hanno tutti i risultati sperati, ma cercando di fare della propria vita un'opera d'arte si vive meglio e si è più felici. Vi ricordate, siamo partiti a gennaio ponendoci degli obiettivi, siete andati a riguardarveli? Ci state lavorando? Se la loro realizzazione richiede una flessibilità e una forza maggiori nella vostra intelligenza mentale, pensate alla sua associazione con la colonna vertebrale e lavorateci! Niente di più bello di una mente al servizio dei nostri sogni e non di una mente di cui siamo schiavi, nei suoi schemi disfunzionali. Ora lo sapete... approfittatene. Ciao, Dominique. |
Gli 8 tipi principali di avvelenamento da cibo
e 6 semplici
suggerimenti per limitarli
Secondo i dati, le 8 più frequenti cause di malattie da cibo, in oridne di incidenza, sono le seguenti:
In generale, dal 2004 le percentuali sono rimaste invariate e questo ha portato gli esperti di salute pubblica americani a chiedersi cosa altro possono fare per aumentare la sicurezza del cibo distribuito.
Segni e sintomi da avvelenamento da cibo
* Nausea
* Vomito
* Diarrea
* Crampi allo stomaco, dolori addominali
* Affaticamento
* Febbre
* Perdita di appetito
Se hai uno stato di salute ottimale l'avvelenamento da cibo avrà effetti limitati e scomparirà da solo; ma potrebbe mettere in pericolo la salute di bambini, donne incinte ed il feto, anziani e persone con il sistema immunitario debole.
Inoltre se non riesci a ingerire liquidi per 24 ore, dovresti immediatamente farti vedere da un dottore per evitare di disidratarti. Suggerimenti per prevenire avvelenamenti da cibo, e cosa fare se nel caso di malattia La Clinica Mayo suggerisce i seguenti 6 passi per aiutare a prevenire avvelenamento da cibo:
lava spesso le mani, gli utensili e l'esterno del cibo
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Bibliografia: |
Ciao Dominique, come promesso ieri ti scrivo due righe sul mio percorso con il lavoro su me stessa con il Network.
Parlando di alimentazione, ad esempio, in 4 mesi che ho cominciato il lavoro al vostro centro ho praticamente eliminato lo zucchero, i dolci in generale. Il mio corpo richiede dolce sano, tipo quello nella frutta o dolci fatti con pochissimo contenuto di zucchero (greggio perché quello bianco non riesco più a mangiarlo). Anche quando saltuariamente ho voglia di una torta, me la faccio in casa con molto meno zucchero di quello che c'è nella ricetta e alla fine la regalo via tenendomi solo una fettina per me perché me ne basta giusto un qualche morso e poi il mio corpo ne ha abbastanza. Una tavoletta di cioccolato mi dura fino a 3 mesi e mio figlio mi prende in giro per questo. Pensare che ero una persona che tutti i giorni doveva mangiarsi un dolcetto, una fetta di torta, un pasticcino e non esisteva un pranzo o una cena che non finisse con il famigerato dolce!!!! Niente più di tutto questo. Comunque tutta la mia vita è cambiata in generale, dopo due sedute ho incominciato una scuola in svizzera interna (io sono una di quelle persone che ha messo una croce mega galattica sul tema scuola, date le mie esperienze passate), quando si parla di scuola ho gli "incubi" ed eccomi felice e soddisfatta a intraprendere una scuola di quasi un anno che mi consente finalmente di fare quello che ho sempre voluto nella mia vita. E' come se il network ti rendesse più forte e decisa e ti permette di rimanere nel flusso degli eventi senza lasciarti bloccare da emozioni o paure vecchie.
Io vi ringrazio di tutto cuore, perché da mesi sono nuovamente nel flusso della vita e assaporo ogni minuto intensamente e con tutta me stessa. GRAZIE
a presto. AM
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