Il Metodo Hort™: la salute del giovane dalla nascita all’adolescenza e oltre…
Dominique Hort,
Dottore in Chiropratica membro della “Swiss Chiropractic Pediatric Association”
Dai due anni fino alla fine
della prima decade
Con questo articolo entreremo nel periodo dopo i due anni, dove comincia ad avvenire il “distacco emotivo/mentale” tra la mamma e il bambino, che fino a quel momento era a tutti gli effetti solo fisico. L’unione energetica totale tra mamma e bambino nei primi due anni è talmente forte, che spesso si è riscontrato come i problemi di salute della mamma possono ripercuotersi direttamente e profondamente sul figlio. E i papà? Clinicamente ho notato che nella maggior parte dei casi nei primi 24 mesi i papà hanno un’influenza più indiretta sulla salute dei loro pupi e questo, attraverso l’aiuto e il supporto (o il non-aiuto e non-supporto) dato alle mamme…
E che periodo questo attorno ai due anni! Psicologicamente non facile accettare i “no!” del bimbo che sta sviluppando una sua identità e per i genitori diventa difficile trovare un equilibrio tra la stimolazione della sua indipendenza e la creazione comunque di una struttura nella quale possa trovare la forza e il senso di sicurezza per una sana crescita.
Questa fase rimane, ai miei occhi, la più delicata, perché la famiglia comincia ad osservare se il pupo segue le tappe dello sviluppo in modo normale o seguendo quello degli altri bambini. Problema quest’ultimo molto delicato perché biologicamente siamo tutti unici ed i paragoni con le realtà degli altri sono spesso improponibili. La società stessa ci induce spesso in questo errore, basti notare come a scuola ci si aspetti un apprendimento simile da tutti e allo stesso tempo. Spesso infatti nel nostro studio si presentano mamme preoccupate perché il loro bimbo (molto spesso maschio), dopo i primi contatti con le strutture scolastiche risulta poco propenso a studiare e ad applicarsi; è iperattivo, vuole solo giocare, fa fatica ad apprendere, ecc.
In questa marea di piccole o grandi difficoltà, è caratteristico osservare come i genitori siano consapevoli del buon potenziale del bimbo, che ritengono intelligente e capace, ma osservano, impotenti, come egli non riesce a utilizzare al meglio le sue qualità.
Da una parte sempre più sociologi spiegano come biologicamente ed emotivamente non tutti i bambini (specialmente i maschi) siano pronti ad affrontare i ritmi e i metodi di apprendimento moderni, nei tempi cronologici richiesti. Ciò evidentemente crea la ricerca di soluzioni nella società e in quello che scuola e genitori si aspettano dai loro bimbi. Leggi tutto l'articolo
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dai due anni fino alla prima decade
Che problemi ha:
- Dolori alla schiena, muscoli e/o articolazioni periferiche
- Difficoltà di coordinazione
- Poca resistenza nelle attività fisiche
- Difficoltà di digestione
- Emozioni troppo forti, iperemotività (gelosia, rabbia, paura, frustrazione, …)
- Eccesso di curva lombare in avanti (“iperlordosi”) con la pancia troppo in fuori)
- Parassiti intestinali
- Fatica, difficoltà o non voglia a praticare attività sportive
- Troppa passività nel comportamento con gli altri Difficoltà a interagire con i compagni o genitori Sfiducia in se stesso
- Difficoltà di apprendimento
- Difficoltà di concentrazione
- Sllergie o intolleranze a cibi, animali, sostanze, pollini,…
- Iperattività
- Cattiva postura
- Piedi storti
- Cade facilmente
- Eczemi
- Insicurezza
- Forti reazioni ai vaccini o medicamenti
- Difficoltà con i compagni o genitori nella comunicazione
- Difficoltà nel linguaggio
- Denti e mascella storti o in correzione odontoiatrica
- Pipi ancora nei pannolini oltre l’età ragionevole dei due o tre anni
- Ipersensibilità al dolore fisico e/o emotivo Torcicolli
- Schiena storta
- Scoliosi
- Problemi neurologici
- Altri problemi ...
Cosa desideri migliorare:
- La salute della colonna vertebrale
- L'efficacia e strategie del sistema nervoso
- La sua capacità di seguire al meglio delle sue possibilità il programma scolastico
- Il sistema immunitario
- La coordinazione nei movimenti e nello sport gioia nella vita
- La fiducia in se stesso
- La sicurezza di se
- La capacità di rimanere concentrato e focalizzato sui suoi obiettivi o compiti
- La flessibililità ai cambiamenti della vita (cambio di maestro, trasloco, separazione genitori, …)
- Altro da migliorare ...
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